Da mercoledì 22 a giovedì 30 novembre presso la Sala Veratti (Via Veratti 20, Varese) sarà esposta la mostra “Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”, dedicata alla figura del beato Rosario Livatino (1952-1990), magistrato siciliano ucciso dalla mafia e dichiarato beato come martire della giustizia e della fede.

La mostra verrà presentata in un incontro pubblico che si terrà lunedì 20 novembre alle 21.00 presso il Salone Estense, durante il quale interverranno:

  • dott. Giuseppe Ondei, Presidente della Corte d’Appello di Milano;
  • dr.ssa Elena Fumagalli, Presidente della 1a Sezione civile del Tribunale di Varese;
  • avv. Guido Facciolo, curatore della mostra;
  • dr. Salvatore Insenga, cugino del giudice Rosario Livatino.

La mostra sarà aperta nei seguenti giorni:
lunedì – venerdi: 10.00-13.00 e 15.00-19.00
sabato e domenica: 10.00-19.00.

Per i gruppi numerosi è richiesta la prenotazione via e-mail: mostralivatinovarese@gmail.com.

La mostra, già presentata al Meeting di Rimini del 2022, è promossa dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe in collaborazione con la Camera Penale di Varese, l’associazione La Varese nascosta e Concreo, e ha il patrocinio del Comune di Varese, dell’Ordine degli Avvocati di Varese, del Meeting di Rimini e dell’Associazione Italiana Centri Culturali.

“La mostra vuol far conoscere la splendida figura di Rosario Livatino, magistrato siciliano che ha operato per tutta la sua carriera nell’agrigentino. Ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.
Le varie sezioni in cui è composto il percorso presentano i vari momenti della vita del giovane magistrato: a partire dal giorno dell’agguato e della sua uccisione, viene poi presentata la sua formazione personale ed umana, con il riferimento alla sua famiglia, al contesto storico del suo tempo e alla sua profonda religiosità. Viene poi presentata la sua formazione professionale e il suo operato come giudice, rilevando come al difficile contesto sociale ed alla scarsità di mezzi egli abbia risposto mettendo tutta la sua intelligenza, la sua passione, il suo impegno ed il suo estremo rigore professionale nella ricerca della verità e della giustizia al servizio del bene comune, tanto da attirare l’attenzione dei mafiosi, che decisero di eliminarlo.
Infine verrà dato spazio al martirio e alla beatificazione di Rosario Livatino e a conclusione della mostra, si darà atto dell’eredità lasciataci da Livatino. Dall’importante ruolo della Chiesa nella resistenza alla mafia ad un video di testimonianze di donne e uomini che in vari modi hanno conosciuto ed incontrato (chi fisicamente, chi attraverso i suoi scritti) Rosario Livatino.” (https://www.meetingmostre.com/default.asp?id=344&id_r=13&id_n=31591).